“Parliamo di Legalità: la realtà dei nostri territori e l’intervento educativo della famiglia e della scuola”

   

30˚ ANNIVERSARIO DELLE STRAGI DI CAPACI E VIA D’AMELIO.

INCONTRO CON IL DOTT. DANIELE PACI, SOSTITUTO PROCURATORE PRESSO LA PROCURA DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI ANCONA

Falcone borsellino

Mercoledì 18 maggio, presso l’auditorium della Scuola Secondaria di primo grado "Michelangelo", si è tenuto l’evento aperto a tutta la comunità scolastica ma anche all’intera cittadinanza “Parliamo di legalità: la realtà dei nostri territori e l’intervento educativo della famiglia e della scuola”, promosso, nell’ambito delle celebrazioni per il trentennale della strage di Capaci, dall’Istituto Comprensivo Quartieri Nuovi, in collaborazione con il presidio anconetano di Libera- Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Sono intervenuti il dott. Daniele Paci, sostituto procuratore presso la Procura distrettuale antimafia di Ancona, Cinzia Caimmi, referente del presidio anconetano di Libera e il Dirigente scolastico prof. Giuseppe Minervini.

La comunità scolastica ha partecipato numerosa per riflettere insieme sul valore della legalità e sul fondamentale compito educativo di scuola e famiglia.

La cultura della legalità, ha osservato Cinzia Caimmi, deve ispirare l’agire quotidiano di ognuno, anche e soprattutto nelle piccole cose, concetto ribadito nel suo intervento dal dottor Paci, che ha anche offerto degli esempi ai giovani ragazzi presenti su cosa potessero fare loro in concreto. Rispettare le regole, aiutare un compagno in difficoltà, non voltarsi dall’altra parte di fronte alle prepotenze e alle violenze, sono tutti modi per vivere la legalità nella vita quotidiana.

Scuola e famiglia devono farsi carico delle loro imprescindibili responsabilità per la promozione e l’interiorizzazione, da parte delle giovani generazioni, di quei valori che sono alla base della convivenza civile, nella consapevolezza che l’educazione alla legalità rappresenta una delle frontiere educative su cui la guardia non può essere mai abbassata.

Ai due relatori sono state poste domande da alcuni ragazzi presenti della scuola secondaria e significativa è stata anche la testimonianza delle ragazze del Liceo Scientifico “G. Galilei” tornate da poco da un campo di impegno e formazione di Libera in Calabria.

Un ringraziamento speciale va al Dott. Paci per la disponibilità e il suo impegno nelle scuole e nella formazione, per aver, in modo chiaro e semplice, raccontato anche aneddoti ed esperienze personali che hanno aiutato un pubblico così eterogeneo a scoprire e ad avvicinarsi al tema della mafia.